“Seguiamo tutti le nostre traiettorie di vita che superficialmente sembrano condurci solo avanti e sempre più lontano senza voltarci indietro. Ma se ti dicessi che la tua esistenza si può muovere anche in verticale e non soltanto per l’intrinseco peso della gravità? Nasciamo tutti con una forza predefinita: il nostro primo vagito di appartenenza a questo mondo, l’ereditarietà, la storia familiare… E crescendo aggiungiamo nell’imparare a sopravvivere pesi sempre maggiori sulle nostre spalle.
Sono ferite che non si rimarginano che per sempre segneranno le nostre ali.
Bachelard dice che sa volare chi sa immaginare.
Per me, sa volare chi sa vivere.
Devo tanto alla “Poetica” di cui il mio nome anagrafico è dedica, ma un avvenimento tra reale e onirico mi ha insegnato il vero significato del volo nella nostra attualità.
Portando Bachelard nel 2022: la psicanalisi del volo dei nostri giorni.
Due anni fa ho incontrato Icaro al Porto di Napoli: una figura catalizzatrice.
Solo in un secondo momento, mi accorsi delle protesi al posto delle braccia.
E così a distanza scrissi la sua storia raccontando la biografia di un essere non binario che malgrado le difficoltà aveva sempre scelto la vita.
Noi siamo Icaro.
Una coralità di anime che incarna una persona unica e sola.
Ci hanno sempre insegnato che nel mezzo sta la virtù e che anche per il volo lo spazio giusto per noi sarebbe in medio, dove si troverebbe l’equilibrio. Ma noi siamo umani consapevoli del peso delle ferite delle nostre esistenze e che solo errando si può realmente sfidare il baratro e provare a volare: noi siamo l’Icaro del mito che non muore perché avvicina le sue ali al sole ma che sopravvive malgrado le cadute e le esperienze rovinose. Ogni volta ci alziamo e siamo pronti a volare ancora. Solo così possiamo cercare di mantenere la corretta verticalità tra la duplice possibilità di sognare cadendo e sognare salendo. […]
Icaro siamo liberi” (Reverie, lettera XI)
Sogno 5: Icaro
A cura di Isabella Morra
Con testo di Piero Tomassoni
Casa Morra. Archivi d’Arte Contemporanea
Salita San Raffaele 20/c, 80136 Napoli
Venerdì 30 settembre, ore 17.00